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Guida alle diverse tipologie di vigilanza

La vigilanza privata ha lo scopo di tutelare beni o enti pubblici o anche privati. Serve, ad esempio, a evitare l’accesso a persone sconosciute o non autorizzate in aree private, cantieri, eventi o edifici. È fondamentale anche per monitorare quartieri, strade o zone a rischio. A occuparsene sono diverse tipologie di professionisti, che operano in numerosi ambiti. Tra le varie tipologie di vigilanza, è importante segnalarne soprattutto tre: la vigilanza fissa, la vigilanza ispettiva e la videosorveglianza.

La vigilanza fissa 

La vigilanza fissa consiste nel piantonamento fisso (ossia a ogni ora del giorno), sia diurno che notturno. Di solito è necessaria per luoghi in costante potenziale pericolo, e che dunque necessitano di una sorveglianza costante, come per esempio locali aperti al pubblico e soggetti a rapine, ma anche enti pubblici, aziende pubbliche e private, istituti di credito o specifiche abitazioni private. Ecco che la vigilanza fissa, allora, è concepita anche come vigilanza antirapina, perché deve prevenire eventuali azioni criminali.

I professionisti della vigilanza che prestano questo servizio possono essere guardie armate o non armate, a seconda delle specifiche esigenze dello stabile e della situazione. 

È comunque fondamentale ricordare che una guardia di sicurezza, sia essa armata o meno, non può mai sostituire le forze dell’ordine: non può, per esempio, richiedere i documenti ai cittadini per procedere alla loro identificazione né usare la forza contro di loro. Questo perché si possono occupare della protezione e della sicurezza dei singoli cittadini solo le autorità pubbliche. L’intervento attivo dei professionisti della vigilanza è previsto in tutti quei casi in cui sarebbe possibile intervenire anche a tutti gli altri cittadini: in caso di legittima difesa e di intervento in flagranza di reato. Il loro ruolo è comunque importante: sono un deterrente che si rivela spesso cruciale nell’evitare furti o rapine e che sa reagire in maniera pronta e sicura in tutte le situazioni.

La vigilanza ispettiva

La vigilanza ispettiva, di solito chiamata anche pattugliamento o ronda, consiste appunto nell’ispezione di un determinato luogo, di solito in orario notturno. Si parla ad esempio di negozi, uffici sia privati che pubblici, e piccole, medie o grosse attività commerciali. L’ispezione viene effettuata quotidianamente, anche più volte al giorno (il numero preciso è stabilito dal contratto), ma a orari casuali e imprevisti.

Durante l’ispezione, vengono controllati in particolare gli ingressi, le porte e le finestre; in caso di anomalie, le guardie particolari giurate informano subito la centrale operativa, che può richiedere un intervento della polizia. Le guardie, inoltre, sono spesso accompagnate da unità cinofile, si muovono quasi sempre in auto e possono intervenire anche su allarme. Ogni pattuglia è poi geolocalizzabile dal servizio satellitare. A seguito dell’ispezione, il personale lascia traccia del suo passaggio tramite un bigliettino con il logo dell’azienda di riferimento. Il servizio può essere integrato a quello di vigilanza fissa nel caso di grosse proprietà da sorvegliare.

Videosorveglianza

Nel caso in cui non si senta l’esigenza di ricorrere a un servizio di vigilanza, ma si voglia comunque tenere monitorato un determinato luogo per un lungo periodo di tempo è possibile ricorrere a un sistema di videosorveglianza. In questo caso, vengono installate delle telecamere lungo il perimetro da tenere monitorato, che vengono poi collegate alla sede centrale dell’istituto di vigilanza di riferimento. 

In questo modo, è possibile individuare possibili intrusi o pericoli e mettere subito in allarme i professionisti dell’istituto di vigilanza in caso di bisogno, che saranno in grado di intervenire tempestivamente e collaborare efficacemente con le autorità. Nel caso in cui si decida di installare un servizio di videosorveglianza è però fondamentale assicurarsi di rispettare tutte le norme riguardanti la privacy

Strettamente legato alla videosorveglianza è poi anche il teleallarme, un dispositivo che individua le intrusioni e manda un segnale d’allarme alla centrale operativa per permettere ai professionisti dell’istituto di vigilanza di attivarsi immediatamente.