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Professionisti della guardiania: competenze, caratteristiche e normativa

I servizi di guardiania non armata sono sempre più richiesti dalle aziende: la presenza di un vigilante deputato al controllo di capannoni e uffici, infatti, rappresenta un forte deterrente contro le intrusioni. Ma quali sono le caratteristiche e i requisiti che deve possedere un professionista della guardiania? E cosa dice la legge in proposito? In questa breve guida cercheremo di illustrare in modo sintetico ma esauriente i compiti che i vigilanti non armati e i professionisti della guardiania non armata sono tenuti ad assolvere, anche in ottemperanza alla normativa vigente in materia.

Cosa sono i servizi di guardiania

La guardiania è un tipo di servizio che viene svolto da apposite figure professionali: i vigilanti. Esistono due tipologie di vigilanza: quella armata, che prevede un coinvolgimento attivo da parte del professionista, il quale, in presenza di intrusi all’interno del territorio che controlla può intervenire direttamente, facendo anche ricorso all’arma di cui è regolarmente munito, e quella non armata, definita anche vigilanza passiva. I vigilanti non armati vengono dotati di uno specifico equipaggiamento, dal quale tuttavia sono escluse le armi. In caso di intrusioni, quindi, il vigilante non armato non può intervenire attivamente, ma deve rivolgersi alle forze dell’ordine. È comunque importante sottolineare che anche i vigilanti armati, benché abbiano un ruolo più attivo, devono allertare immediatamente le autorità competenti nel caso sorprendano intrusi all’interno dell’area posta sotto il loro controllo.

Un dato interessante, rispetto al confronto tra vigilanza armata e non armata, consiste nel fatto che, contrariamente a quanto si pensi, i vigilanti armati non sono più efficaci nello scoraggiare furti e intrusioni; al contrario, è sufficiente la presenza di personale addestrato in perlustrazione a far desistere molti potenziali ladri e, proprio per questo motivo, la domanda di servizi di guardiania è in costante ascesa.

Guardiania non armata: le mansioni del vigilante

Il vigilante non armato ha il compito di sorvegliare una determinata area o un particolare luogo, monitorando che tutto si svolga secondo le regole. Le competenze specifiche di questa figura, tuttavia, variano in relazione agli accordi stipulati tra il cliente e l’agenzia di vigilanza, nonché all’esperienza del professionista stesso. Solitamente, i servizi di guardiania non armata sono richiesti soprattutto per uffici, capannoni o condomini; in questi contesti, il vigilante può svolgere diversi compiti, dal controllare gli ingressi e le uscite del personale e dei fornitori esterni a registrare i visitatori, fino al pattugliamento delle entrate e degli spazi esterni agli edifici. In alcuni casi, i vigilanti sono chiamati anche a sorvegliare i cantieri, per controllare che non venga trafugato materiale o per verificare la corretta circolazione dei mezzi e i movimenti degli addetti ai lavori. I servizi di guardiania possono essere svolti sia di giorno che di notte e, nell’addestramento previsto per queste figure professionali, è inclusa anche una preparazione antincendio e di primo soccorso, in modo da poter rispondere adeguatamente e con tempestività in caso di emergenza.

Guardiania armata e non armata: la normativa di riferimento

In materia di guardiania non armata, per quanto riguarda la normativa, è necessario fare riferimento a diverse fonti che nel tempo hanno contribuito a inquadrare e dettagliare l’attività di vigilanza privata. In particolare andrà tenuto presente, per la distinzione tra servizi di guardiania non armata e servizi di vigilanza armata, come quelli forniti dalle guardie giurate:

Mentre il T.U.L.P.S. si occupa per primo di disciplinare, al Titolo IV, l’attività di vigilanza privata – stabilendo regole e limitazioni al suo esercizio, soprattutto in merito alla necessità di autorizzazioni prefettizie per operare – il Decreto Ministeriale 269/2010 definisce e dettaglia i diversi servizi di vigilanza secondo le funzioni autorizzate: dalla vigilanza fissa al servizio di trasporto e scorta valori, passando per i servizi antitaccheggio, la vigilanza collegata ai sistemi di allarme e altro. Tale suddivisione in funzioni consente di distinguere più agevolmente i casi in cui i servizi di vigilanza devono necessariamente essere svolti da guardie giurate armate, in ragione della presenza di obiettivi definiti sensibili, dai casi per i quali possono essere al contrario incaricati servizi di portierato e guardiania non armata. Ne deriva la collocazione di queste ultime attività nella sfera della vigilanza passiva.

Per approfondire: Differenze tra portierato e guardia giurata

La determinazione dell’ANAC sulla guardiania

L’ANAC (l’Autorità Nazionale Anti Corruzione), invece, all’interno della determinazione n°9 del 2015, ha specificato le differenze tra guardia giurata e vigilante non armato. Come abbiamo già accennato, le prime hanno la licenza di intervenire attivamente per la difesa dei beni o del territorio che hanno il compito di sorvegliare; i vigilanti non armati, invece, sono deputati alla tutela della proprietà, ma non possono svolgere alcun intervento diretto in caso di pericolo. Nella determinazione viene sottolineato il fatto che le guardie giurate sono considerate alla stregua di collaboratori delle forze dell’ordine, il che significa che, comunque, non possono svolgere altri compiti se non la difesa di beni o proprietà. Al contrario, i vigilanti non armati possono avere una pluralità di mansioni, inclusi i servizi di portierato e di reception. Le guardie giurate, inoltre, per svolgere la propria professione hanno bisogno dell’autorizzazione prefettizia.

Un’importante differenza tra guardia giurata e vigilante non armato si ha anche dal punto di vista dei costi: i servizi di vigilanza armata, infatti, solitamente richiedono una spesa più alta, mentre ricorrere ai vigilanti non armati permette di risparmiare denaro e al tempo stesso assicura un significativo presidio di un’area o di un edificio posti sotto sorveglianza. I costi inferiori, unitamente alla maggiore versatilità del vigilante non armato, sono fattori che hanno determinato una rapida crescita della domanda per i servizi di guardiania.