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Linee guida per l’affidamento del servizio di vigilanza privata

Il 23 maggio 2018 sono state approvate ufficialmente dall’ANAC (acronimo che sta per Autorità Nazionale Anti-Corruzione), tramite la delibera n. 462, le linee guida per l’affidamento del servizio di vigilanza privata, entrate in vigore dal 1 luglio dello stesso anno a sostituire la versione precedente, risalente al 2015. In questo aggiornamento sono state inserite le novità emerse dal nuovo Codice dei contratti pubblici, volto a regolamentare la concorrenza e a far rispettare la legalità in determinati settori del mercato. 

Quali sono principalmente le linee guida per l’affidamento del servizio di vigilanza privata ad oggi valide?

L’autorizzazione della Prefettura e la verifica della certificazione

Innanzitutto viene chiarito come l’attività di vigilanza privata deve essere svolta in seguito all’autorizzazione della Prefettura, e che essa può essere svolta sia da persone fisiche (le guardie giurate) che da persone giuridiche private, per preservare beni mobili o immobili.

Viene inoltre specificato come la certificazione è obbligatoria per gli istituti di vigilanza privata al fine di ottenere e mantenere la licenza, e la presenza o meno della certificazione è da verificare già durante la gara d’appalto.

La suddivisione in lotti nella gara d’appalto

Per quanto riguarda il tema della suddivisione in lotti, per cercare di favorire le piccole e medie imprese gli appalti devono essere suddivisi in lotti funzionali e prestazionali (si vedano i rispettivi articoli all’interno del Codice dei contratti pubblici): non è più possibile fare gare d’appalto con attività non assimilabili tra loro.

Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

Oltre all’assegnazione dei lotti viene stabilito il principale criterio-guida, che è riassumibile nel criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa: è cioè il miglior rapporto qualità-prezzo “per i servizi ad alta intensità di manodopera”, come vengono definiti dalle linee guida i servizi di vigilanza privata. Nella gara d’appalto, infatti, deve essere dichiarato il costo stimato per il servizio per stabilirne il valore e la base di partenza per l’asta, in modo che i candidati possano orientare correttamente le proprie proposte, nelle quali devono essere indicati in modo esplicito i costi del personale. In tutti i casi, deve sempre essere verificata la congruità delle proposte e delle offerte economiche per valutare la migliore a livello qualitativo.

Il criterio del prezzo più basso

Nelle linee guida si parla anche dei ribassi eccessivi, che possono essere provocati da diversi ordini di fattori, come ad esempio un’eccessiva competizione sul prezzo oppure dalla partecipazione in gara di soggetti non in possesso dell’apposita licenza. La logica del prezzo più basso può essere sfruttata per la scelta solo ed esclusivamente se in presenza di condizioni di mercato predefinite e di caratteristiche standard del servizio: non sono naturalmente ammissibili dei ribassi sui salari minimi dei lavoratori per ottenere un costo totale del servizio inferiore rispetto ai concorrenti. Anche in questo caso, è obbligatoria per la stazione appaltante un controllo che verifichi che l’offerta economica ricevuta possa coprire realmente tutti i costi. Costituiscono inoltre dei fattori importanti nella scelta dell’appaltatore servizi quali il progetto tecnico vero e proprio, l’organizzazione del servizio ed eventuali servizi aggiuntivi proposti, la formazione del personale, le modalità di intervento se si verifica un’emergenza.

Il cambio d’appalto

Le linee guida esplicitano anche la tematica del cambio d’appalto: viene chiarito l’obbligo di poter riassorbire il personale in modo armonico con l’organizzazione dell’impresa che subentra nell’appalto e con le esigenze tecniche presenti nel nuovo contratto, con un esplicito riferimento alle clausole sociali (si veda all’articolo n. 50 del Codice dei contratti pubblici).

Per questo, e al fine di permettere il concorrente di conoscere esattamente tutti gli oneri a cui va incontro partecipando alla gara d’appalto, è obbligatorio che la stazione appaltante dichiari sin dall’inizio il personale che ha svolto fino a quel momento il servizio, con tanto di livello contrattuale e tipo di retribuzione.