All’interno dei condomini privati, che ospitano abitazioni e uffici, si sente spesso la necessità di personale specializzato che si occupi dei servizi di portierato e guardiania. Scopriamo allora quali sono i compiti del portiere di condominio, cosa è tenuto a fare e cosa invece esula dalle sue mansioni.
Chi è il portiere di condominio
Il portiere di condominio è un dipendente a tutti gli effetti: i suoi datori di lavoro, infatti, sono gli stessi condomini che, rappresentati dall’amministratore dello stabile, assumono una persona dedicata ad assolvere determinati compiti.
Con case sempre più tecnologiche, anche dal punto di vista della sicurezza, si potrebbe essere portati a credere che la figura del portiere di condominio stia scomparendo. In realtà non è affatto così, come dimostrano le cifre: secondo le stime, in una città come Milano, i portieri di condominio sono più di 8.000 e il numero è in costante crescita, così come a Roma e a Napoli. Il motivo di questa grande richiesta è presto detto: nonostante tra le mansioni del portiere di condominio non rientri la vigilanza armata, la sua presenza costituisce già di per sé un ottimo deterrente contro i malintenzionati. I compiti del portiere di condominio, tuttavia, non si limitano alla guardiania: questa figura, infatti, può svolgere una molteplicità di mansioni, dal controllo delle operazioni di pulizia del condominio allo smistamento della posta.
La scelta del portiere
Come abbiamo visto, sono i condomini ad avere l’onere e l’onore di scegliere il portiere di condominio, decidendo per la sua assunzione durante un’assemblea condominiale dedicata. A questo punto, tocca all’amministratore, in veste di rappresentante dei condomini, individuare il profilo più adeguato, espletando tutte le pratiche necessarie per formalizzarne l’assunzione. All’interno del contratto che il professionista è tenuto a firmare per accettazione sono specificati le sue mansioni, gli orari di lavoro, lo stipendio, le ferie, le giornate lavorative effettive ed, eventualmente, la possibilità di alloggiare gratuitamente in un apposito spazio del condominio.
Per la scelta del portiere di condominio più adatto, l’amministratore deve valutare con cura e attenzione le sue attitudini: per questo lavoro, infatti, sono richieste ottime capacità relazionali, discrezione, riservatezza, disponibilità, cortesia e affidabilità.
I compiti del portiere di condominio
È arrivato il momento di scendere nei dettagli ed elencare quelli che solitamente sono i compiti del portiere di condominio.
Il principale è certamente il servizio di vigilanza e guardiania: il portiere rappresenta una figura chiave per la sicurezza del condominio e svolge un servizio di vigilanza non armata o guardiania. Per assolvere al meglio questa mansione il portiere può essere coadiuvato da sistemi di videosorveglianza installati all’interno del condominio.
Tra le altre mansioni del portiere di condominio bisogna poi ricordare:
- la distribuzione della corrispondenza e il ritiro dei pacchi;
- l’assistenza agli operatori delle ditte che si occupano della manutenzione dello stabile, previo coordinamento con l’amministratore di condominio;
- l’apertura e chiusura degli accessi dello stabile, soprattutto se sono stati indicati particolari orari.
Il portiere di condominio, inoltre, è tenuto a far rispettare il regolamento condominiale.
Oltre a queste mansioni, che definiscono in linea generale di cosa si occupa il portiere di condominio, possono essere anche dei compiti extra, specificati nei singoli contratti con i professionisti e per le quali può essere previsto un compenso aggiuntivo. Per fare un esempio concreto, tra le mansioni potrebbe rientrare la manutenzione degli ascensori – qualora il portiere fosse in possesso dell’apposita abilitazione – oppure l’esazione dei canoni di locazione o delle quote condominiali, da riporre poi in cassaforte o, ancora, la pulizia delle aree comuni (giardino o cortile inclusi).
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